La Forchetta, quando a Parma si sente il gusto del mare

    fotografo Lido Vannucchi

    Promosso da Barilla

    Borgo S. Biagio, 6/D 43121 Parma (PR)

    Lo Chef

    Un consiglio

    Quella di Angelo Cammarata è una storia di sacrificio e passione dai contorni cinematografici, specie perché chi la racconta con gioia può dire di aver realizzato un sogno.

    “Nel 1998, a 21 anni, ero deciso a lasciare la mia Sicilia per andare a cercare fortuna negli Stati Uniti, ma prima di partire sono venuto a Parma dove viveva e lavorava mio fratello. E a Parma ho trovato qualcosa che non mi aspettavo, ho trovato una buona città in cui vivere e lavorare, e non ho mai preso quell’aereo per gli USA perché in qualche modo l’America l’ho trovata qui. Sono stati anni di duro lavoro, ma sono abituato da sempre a lavorare, già a 13 anni avevo lavorato come lavapiatti in Sicilia, a 16 anni sono andato a fare le stagioni a Belluno e quindi a Milano Marittima. Sono sempre stato mosso da una grande passione, e il darmi degli obiettivi mi ha aiutato a non dissipare energie e superare le difficoltà. Ad esempio, quando sono riuscito ad aprire il mio ristorante La Forchetta, nel 2012, con i proventi della vendita della mia casa, non avevo più dove dormire, e per un periodo ho dormito al ristorante. Poi le cose sono andate bene, anche grazie a mia moglie, Natalia, che è al mio fianco ogni giorno in sala come maître e sommelier, e negli anni ho acquistato anche il locale di fronte alla Forchetta, Laltro lato della Forchetta, caffetteria in cui gustare brunch, colazione, ma anche oyster bar, aperitivo e vendita di prodotti.” Racconta con semplicità e gioia Angelo.

    Un ristorante che fonda il suo gusto su due pilastri che hanno in comune la ricerca sulla qualità, il pesce e il territorio parmense: così dal menu di mare che pilucca anche dalla tradizione marinara sicula per farsi gusto mediterraneo, si passa alla terra che lo accoglie di pasta fresca dei tortelli di erbette, il Culatello di Zibello, il Prosciutto di Parma e il Parmigiano Reggiano.

    Pur venendo da una cultura dell’entroterra siciliano che ancora oggi Angelo omaggia grazie alla presenza di ortaggi e l’olio dell’azienda agricola di famiglia, Angelo ama il pesce che cucina con cura e generosità.

    Uno dei piatti che richiamano clienti anche dalle altre città emiliane è il Mezzo rigatone Barilla al Bronzo con frutti di mare quali gamberi, cozze, vongole, e una fonduta di cipollotto e patate. Un piatto che fonde mare e monti, in cui la pasta secca tanto amata concorre a dare masticazione e un camouflage di consistenza dei pesci, a un primo che è quasi una minestra di mare, da gustare col cucchiaio per goderne appieno.

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