Lo Spaghetto di mare di Nostrano tra memoria marchigiana e l’arte di Pomodoro

    fotografo Lido Vannucchi

    Promosso da Barilla

    Nostrano Ristorante Piazzale della Libertà, 7 61100 Pesaro (PU)

    Lo Chef

    Un consiglio


    A Pesaro, sul lungomare dove la terra marchigiana incontra l’Adriatico, sorge Nostrano, il ristorante di Stefano Ciotti. Accanto all’ingresso, lo slargo è dominato dalla Sfera Grande di Arnaldo Pomodoro, scultura iconica diventata simbolo della città. Gigantesca, in bronzo lucido e riflettente, con fratture geometriche che lasciano intravedere l’interno, sembra aperta in modo naturale o esplosivo, un equilibrio tra perfezione e tensione che risuona con la filosofia del ristorante.

    C’è un dialogo evidente tra l’opera d’arte e la cucina: così come la Sfera rappresenta l’identità di Pesaro, la cucina di Ciotti è fortemente radicata nel territorio. La Sfera appare perfetta e compatta all’esterno, ma nasconde complessità e movimento; allo stesso modo, i piatti nascono da ingredienti locali, spesso “poveri”, lavorati e trasformati con tecniche precise che ne esaltano sapori e consistenze. Nulla è lasciato al caso: ogni elemento, ogni aroma, ogni texture concorre a creare un equilibrio tra leggerezza e intensità, tra memoria e innovazione.

    Qui il mare non è solo panorama: è ingrediente e riferimento costante. Il pesce azzurro delle coste marchigiane incontra ortaggi freschi e prodotti del territorio, spesso trasformati in conserve, brodi o salse che amplificano la profondità dei piatti. La cucina di Nostrano è un continuo intreccio tra tradizione e contemporaneità: non si tratta di sperimentazione fine a sé stessa, ma di una rielaborazione intelligente dei sapori classici, in cui tecnica e ricerca si mettono al servizio della materia prima. I menù degustazione, come Una Giornata al Mare, offrono percorsi calibrati in cui ogni portata si sviluppa come un racconto, con profumi, contrasti di temperatura, consistenze e sfumature di gusto che dialogano tra loro.

    Ne è esempio lo Spaghetto quadrato al Bronzo Barilla, con vongole, scampi e limone sotto sale. La materia prima è protagonista: le vongole e il burro aromatizzato creano un fondo iodato e avvolgente, mentre lo scampo del Conero e la scorza di limone aggiungono freschezza e delicatezza. La combinazione ricorda l’aglio, olio e peperoncino tradizionale, reinterpretato in chiave raffinata, e al tempo stesso evoca il brodetto marchigiano, tra note marine piene e accenti citrici leggeri.

    Ogni piatto è curato nella presentazione quanto nel sapore. La cucina di Ciotti riflette lo stesso rigore e armonia che si percepiscono osservando la Sfera Grande di Pomodoro: forma, colore, composizione, equilibrio di aromi e consistenze lavorano insieme per un’esperienza completa e coerente. Il risultato è un Mediterraneo moderno, in cui tradizione e freschezza convivono con tecnica e precisione, senza ostentazione, con la naturalezza e la concretezza di chi conosce il territorio e sa trasformarlo in gusto.

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