Il Ristorante Ma.Ri.Na. nasce nel 1973, quando i coniugi Angelo Possoni e Carolina Bassani, originari di Bergamo, si trasferiscono a Olgiate Olona e aprono un ristorante-trattoria in Piazza San Gregorio.
Il nome stesso del ristorante viene dalle figlie della famiglia: Marisa, Rita e Anna, da qui “Ma.Ri.Na”. Inizialmente trattoria semplice, nel corso degli anni ha puntato sempre più in alto, specializzandosi nel pesce e nella cucina di mare, fino ad ottenere e mantenere per decenni la stella della Guida Michelin.

La proposta gastronomica è focalizzata sul pesce e i frutti di mare: crudi, paste di mare, risotti di mare, piatti creativi oltre che di tradizione. Narra un aneddoto che abbia iniziato a proporre il pesce crudo intorno al 1980, per il desiderio della famiglia a offrire qualcosa di nuovo e distintivo: «eravamo ‘matti’ per l’epoca, ma eravamo desiderosi di offrire qualcosa che non c’era». In particolare «grazie a un cliente giapponese, che chiese di avere del pesce crudo, si accese una lampadina che dette il via alla sperimentazione e lo studio di nuove proposte di crudi fino all’aragosta». L’idea di fondo era di elevare il ristorante: trasformarsi da ambiente “tradizionale” del territorio a un ristorante di pesce autorevole, capace di distinguersi anche lontano dal mare.

Oggi il ristorante è guidato da Giorgio, figlio di Rita, ancora attiva ai fornelli, mentre la cucina e la creazione dei piatti è a cura del giovane duo Alessandro Ganci e Davide Canziani, già in brigata di Ma.Ri.Na da tempo e ora maturi per raccogliere l’eredità di 50 anni del ristorante e lanciarlo nel futuro in continuità con il passato, ma con la contemporaneità di tecniche e ricerca sul gusto.

Per il progetto Artisti di Al Bronzo ideato da Barilla, i due chef passano in rivista un piatto storico di Ma.Ri.Na, una pasta al nero di seppia con calamaretti. “Emozioni in bianco e nero” è la rilettura di questo piatto, come si sfoglia un vecchio album di foto che è ancora capace di emozionare e di rinnovarsi. Così della seppia si usano tutte le parti, oltre al liquido, nel suo brodo viene finita di cuocere la pasta, la seppia viene cotta sottovuoto e disposta nell’impiattamento in striscioline. Lo zero spreco è uno dei cardini della nouvelle vague del ristorante, in linea con i valori propugnati oggi dalla migliore ristorazione, mentre l’aggiunta del pomodoro cotto su brace vuole rafforzare il sapore con note mediterranee, insieme all’alga di mare e muschio stellato, a far vibrare il gusto sulle onde salmastre.

